L’intenso rapporto umano e d’amore che mi ha legato a Nino per tutta la vita ha inciso profondamente in me anche nell’esperienza dell’ultimo distacco. La lunga fase di degenza in rianimazione che ha caratterizzato la sua dipartita, mi ha messo in contatto con un mondo d’intenso dolore ma anche di grandi speranze e passioni, come quelle che attraversano i familiari dei malati inguaribili e in fase terminale. Gli ultimi sorrisi di Nino mi hanno legata a questa realtà e ho deciso di dedicare le mie forze e la mia energia all’assistenza dei malati di S.L.A. che, come lui, sono totalmente dipendenti dall’aiuto degli altri nel loro letto di dolore. Una società civile ed evoluta non può far finta di non vedere questa sofferenza e negare il livello di assistenza medica e affettiva che queste persone, perchè di persone e non di malati o pazienti dobbiamo sempre parlare, chiedono a noi tutti per conservare la loro dignità umana anche in momenti di così grande difficoltà. Accogliere cittadini sensibili e generosi nelle occasioni di incontro cui riesco a dare vita, è per me motivo di grande commozione e gioia nel constatare, ogni volta, come con l’aiuto di tutti voi possiamo sopperire, almeno in parte, alle tante carenze del sistema sanitario, oggi in una crisi finanziaria e organizzativa così grave da condizionarne la capacità di risposta temepestiva a queste problematiche. Dal profondo del cuore, grazie per il vostro affetto e per la vostra partecipazione alla mia battaglia.
Erminia Manfredi